Esiste una stretta relazione tra la sindrome del colon irritabile, alimentazione, stile di vita, stress o fattori ambientali.
Le scelte alimentari non influenzano solo l’intestino e lo stato nutrizionale, ma hanno anche un potente impatto sul cervello e sul sistema nervoso. L’intestino, infatti, viene chiamato anche “secondo cervello”.
Il 90% della serotonina del corpo viene prodotta nell’intestino. E’ importante sapere che livelli alterati di serotonina si collegano alla sindrome del colon irritabile.
La serotonina è un importante neurotrasmettitore coinvolto nel senso di benessere, nei cambi d’umore e nella percezione del dolore. Nell’intestino, ha un potente effetto regolatore sulla motilità intestinale.
I livelli di serotonina, inoltre, influenzano la memoria ed il sonno. Tutto questo evidenzia come uno stile di vita sano, nella maggior parte dei casi, porta benefici alle persone che soffrono di sindrome del colon irritabile.
Quali sono gli alimenti che possono influenzare la comparsa o l’aggravarsi della sindrome del colon irritabile?
Tra i cibi che aggravano i sintomi della sindrome del colon irritabile, ci sono:
- Fibre in eccesso, che causano fermentazione intestinale
- Cibi fritti, grassi e processati, come patatine e crackers, possono provocare gonfiore addominale e disagio
- Alcool, caffè e bevande gasate
Anche la grandezza delle porzioni è importante: mangiare troppo, fare spuntini troppo frequenti o consumare pasti troppo abbondanti, può peggiorare i sintomi.
Esiste infatti un legame diretto tra quello che si mangia e quello che accade nell‘intestino. Più del 60% delle persone che soffrono di sindrome del colon irritabile, riferisce che i sintomi peggiorano dopo aver mangiato certi cibi.
FODMAPs
I FODMAPs (oligo, monosaccaridi e polioli fermentabili) sono la fonte più probabile dei sintomi di sindrome del colon irritabile, in particolare gonfiore, distensione e dolore addominale.
I FODMAPs sono zuccheri naturali, tra cui i fruttani e il fruttosio, che si trovano in cibi ricchi di carboidrati.
Gli alimenti più ricchi di FODMAPs devono essere consumati con moderazione.
Tra questi: latte e formaggi freschi, patate, legumi, broccoli, melanzane, carciofi, pizza, gomme americane, prodotti con dolcificanti.
Gli alimenti, invece, da prediligere sono: riso, pasta, carne, pesce, pollo, uova, formaggi stagionati, zucchine, carote, bieta, spinaci e finocchi. In ogni caso non conviene mai abbondare eccessivamente con uno stesso alimento.
Una regola molto importante è mangiare al giusto orario. Il timing dei pasti, ovvero i tempi di assunzione degli alimenti, sembra avere un ruolo molto importante. Non solo bisogna mangiare lentamente e frazionare l’alimentazione, ma sembra essere anche molto importante mangiare di più al mattino e a pranzo, meno alla sera.
Alimentazione in pillole
Cibi da evitare
- Cibi grassi
- Cibi fritti
- Zuccheri
- Cibi eccessivamente fibrosi (cavoli, broccoli, legumi)
- FODMAPs (patate, latte e latticini freschi, broccoli, legumi, pizza, gomme da masticare, prodotti dolcificati)
- Caffè
- Crackers
Cibi Consigliati
- Pasta
- Riso
- Carne
- Pesce
- Uova
- Verdure come carote, zucchine, spinaci e finocchi
- The
A cura della dottoressa Marzia Sucameli (Specialista in Nutrizione)