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Cabergolina

La cabergolina è utilizzata nel trattamento di disturbi associati ad elevati  livelli di prolattina, sia se a provocarne l’incremento siano tumori dell’ipofisi, sia se si tratta di disturbi dalle cause ignote.

Che cos’è la cabergolina?

La cabergolina opera arrestando la secrezione di prolattina da parte dell’ipofisi.

Come si assume la cabergolina?

La cabergolina è somministrata per via orale.

Effetti collaterali della cabergolina

La cabergolina può provocare disturbi del comportamento.
Tra gli altri suoi eventuali effetti collaterali troviamo anche:

È fondamentale avvertire immediatamente un dottore in presenza di:

  • gonfiori a viso, gola, lingua o labbra, mani, caviglie, gambe o piedi
  • rash cutaneo
  • prurito
  • orticaria
  • senso di oppressione o male al petto
  • dolore alla schiena
  • mutamenti del comportamento o dell’umore
  • bruciori, intorpidimenti o pizzicori
  • confusione
  • minzione diminuita
  • svenimenti
  • allucinazioni
  • battito cardiaco irregolare
  • tosse continua
  • capogiri o sensazione di avere la testa leggera intensi o continui
  • forte male o sensibilità allo stomaco
  • fiato corto
  • incremento di peso repentino e inspiegabile
  • distrubi alla vista

Controindicazioni e avvertenze

La cabergolina può non essere indicata in presenza di pressione elevata, disturbi alle valvole cardiache, problemi collegati a fibrosi e assunzione di butirrofenoni, metoclopramide, fenotiazine, tioxanteni o triptani.
Prima di somministrare la carbegolina è meglio avvertire il medico in caso:

  • di allergie al principio attivo, ad altri medicinali (soprattutto ai derivati dell’ergot), ad altre sostanze o a cibi;
  • di somministrazione di farmaci, dei fitoterapici e degli integratori presi, nello specifico macrolidi, butirrofenoni, metoclopramide, fenotiazine, tioxanteni e triptani e ogni prodotto che potrebbe ridurre la pressione o provocare disturbi alle valvole cardiache;
  • se si soffre (o si ha sofferto) di disturbi epatici o pressione elevata (anche dopo una gravidanza);
  • nell’eventualità di gravidanza o allattamento.

La cabergolina può alterare le capacità di guidare e manovrare macchinari pericolosi; questo effetto può aggravarsi con il consumo di alcolici e di certi farmaci. Alcolici, caldo, attività fisica e febbre possono inoltre aggravare i capogiri provocati dalla cabergolina; per questo è fondamentale alzarsi adagio, principalmente al mattino, e sedersi alle prime avvisaglie di giramenti di testa.

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