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Tamoxifene

Il Tamoxifene è impiegato nella cura di alcune forme di tumore al seno, che possono colpire indifferentemente gli uomini o le donne. Questo farmaco può inoltre essere somministrato alle donne a rischio elevato di cancro al seno per ridurre la probabilità che si sviluppi un tumore.

Che cos’è il Tamoxifene?

Il Tamoxifene è una sostanza la cui azione blocca l’effetto degli estrogeni, ormoni femminili che sono necessari ad alcuni tipi di tumore al seno affinché crescano.

Come si assume il Tamoxifene?

La somministrazione del Tamoxifene ha in genere luogo per via orale.

Effetti collaterali del Tamoxifene

Una terapia con Tamoxifene può accentuare il rischio di coaguli di sangue nei polmoni, ictus o canco all’utero. Questo principio attivo può inoltre diminuire l’azione dei contraccettivi ormonali.

Fra i suoi altri potenziali effetti collaterali si segnalano:

  • vampate
  • perdite vaginali
  • dimagrimento

Il medico andrebbe contattato senza esitazione nel caso si verifichi uno dei seguenti sintomi:

  • gonfiore di bocca, volto, labbra o lingua
  • sintomi di ictus
  • sintomi di coaguli di sangue in un polmone (dolori o problemi respiratori) o nelle gambe (dolori o fastidi alle gambe)
  • problemi alla vista
  • perdite vaginali anomale
  • dolore o pressione nell’area pelvica
  • rash
  • orticaria
  • prurito
  • difficoltà respiratorie
  • senso di oppressione al petto
  • comparsa di nuovi noduli al seno
  • problemi al fegato (ad esempio nausea, ittero o feci color argilla)
  • livelli elevati di calcio nel sangue

Avvertenze sull’utilizzo del Tamoxifene

Il Tamoxifene è controindicato nel corso gravidanza e durante una terapia che preveda l’assunzione di anticoagulanti.

Prima di iniziare il trattamento è importante informare il medico:

  • di allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti o ad altri farmaci o alimenti;
  • dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori assunti, in particolare anticoagulanti;
  • se in passato si è sofferto o ancora si soffre di malattie epatiche, trigliceridi alti, cataratta, ictus o trombi;
  • se si sta effettuando la chemio o la radioterapia;
  • se si è in stato di gravidanza o si sta praticando l’allattamento al seno.
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