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Pressione alta: facciamo chiarezza

Quando si parla di salute, la pressione arteriosa è uno dei primi indicatori da considerare. Quando i valori della pressione sono particolarmente elevati si parla di ipertensione, una condizione che può provocare problematiche severe per l’apparato cardiovascolare.

L’ipertensione, però, si può prevenire perché spesso è provocata da uno stile di vita poco equilibrato. Quali i principali consigli? Ne parliamo con Daniela Guzzetti, cardiologa del Cardio Center di Humanitas Mater Domini.

Pressione alta o ipertensione

 La pressione arteriosa è regolata da una serie di complessi meccanismi che coinvolgono cuore ed arterie. Quando i valori della pressione si alzano, si parla di ipertensione arteriosa, Questa condizione può mettere a rischio la funzione di svariati apparati. In particolare, le persone che soffrono di ipertensione possono sviluppare:

  • infarto
  • ictus
  • insufficienza renale
  • problemi alla vista
  • aterosclerosi

Come misurare la pressione e quali sono i valori ottimali?

Quando si valuta la pressione arteriosa si prendono in considerazione due parametri: quella sistolica (massima) e quella diastolica (minima), misurate in millimetri di mercurio (mmHg).

La pressione sistolica è espressione della funzione sistolica (di pompa) del cuore che in condizioni di buona salute si assesta tra i 110/130 mmHg circa (valori variabili da persona a persona anche in base all’età)

La pressione diastolica, invece, è determinata dal tono vascolare e in condizioni normali dovrebbe misurare tra 70-90 mmHg circa.

Se la pressione sistolica misurata è più alta di 140 mmHg e la diastolica è oltre i 90 mmHg, allora ci troviamo di fronte all’ipertensione.

Come prevenire l’ipertensione?

La pressione arteriosa può cambiare a seconda delle attività che si stanno svolgendo. Generalmente aumenta in caso di sforzi fisici e per lo stress emotivo, tende invece a diminuire ad esempio nei periodi estivi quando a causa delle alte temperature si induce una vasodilatazione sistemica.  

 Superati i 35 anni o in presenza di familiarità per ipertensione arteriosa, è importante sottoporsi a controlli con periodiche misurazioni: quando la pressione massima si assesta tra i 130 e i 139 mmHg e la pressione minima tra gli 85 e gli 89 mmHg si parla di è ancora possibile prevenire l’insorgere della patologia cercando di agire sul proprio stile di vita.

Per mantenere la pressione sotto controllo, il primo passo è seguire una dieta equilibrata, povera di sale, caffè e ricca di frutta e verdura di stagione.

Anche il peso è un fattore di rischio per lo sviluppo dell’ipertensione: il sovrappeso e l’obesità, costringono il cuore ad uno sforzo maggiore che può tradursi in ipertensione.

È importante anche l’esercizio fisico che, se praticato con regolarità, riduce il rischio di malattie cardiovascolari.

Infine  è importante combattere ansia e stress che possono incidere sulla pressione arteriosa inducendo a lungo termine la comparsa di ipertensione.

Pressione alta: cosa fare

Se i problemi di pressione alta persistono, anche dopo avere cambiato il proprio stile di vita, è necessario assumere una terapia farmacologica. Una volta diagnosticata l’ipertensione il medico curante valuterà l’avvio di una terapia adeguata.

Al cardiologo il compito di prescrivere altri eventuali esami di secondo livello (come l’ecocardiogramma a riposo) ed impostare il follow up periodico (esami ematici, Doppler tronchi sovraortici).

Se l’ipertensione arteriosa dovesse comparire in giovane età (prima dei 35 anni) è importante indagare eventuali forme di ipertensione secondaria (ad esempio attraverso un dosaggio ormonale di tiroide e catecolamine, valutazione arterie renali)