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Prevenzione: la migliore attenzione che puoi dedicare a te stesso. Come e quando iniziare?

Mangiare correttamente, praticare regolare attività fisica, ridurre oppure eliminare i fattori di rischio controllabili come il fumo o l’abuso di alcool e osservare un sonno regolare. Questi alcuni aspetti dello stile vita che contribuiscono a sentirsi bene ed “essere in salute”. Ma come preservare questo benessere a lungo? Lo abbiamo chiesto alla dottoressa Nicoletta Bazzoni, endocrinologa e medico tutor del servizio My Check Up di Humanitas Mater Domini.

“Per sentirsi ed essere in forma, oltre a seguire un corretto stile di vita, è molto importante la prevenzione, cioè pianificare un calendario di visite ed esami mirati a controllare il proprio stato di salute.  Essere tempestivi nella diagnosi e, quindi, nella cura, può aiutare a non incorrere in problemi più seri. Prendiamo l’esempio del diabete di tipo 2: una diagnosi precoce permette di tenere sotto controllo da subito la malattia, riducendo il rischio di complicanze anche croniche che possono colpire occhi, reni, piedi e altre parti del corpo”. 

Prevenzione primaria, secondaria e terziaria: facciamo chiarezza

È la forma più semplice di prevenzione per rimanere in salute ed allontanare il rischio di malattie. Parliamo della prevenzione primaria, che riguarda il cambiamento del proprio stile di vita attraverso, ad esempio, la correzione delle abitudini alimentari, la pratica di regolare attività fisica, evitando l’abuso di bevande alcoliche oppure spegnendo la voglia di fumare.

La prevenzione secondaria, invece, aiuta ad individuare una malattia in modo precoce e tempestivo, curarla oppure ridurne le complicanze. Si tratta principalmente dei programmi di screening che per le donne, ad esempio, si traducono in appuntamenti periodici con la mammografia oppure il pap test, mentre per gli uomini con una valutazione della prostata oppure, per entrambi i sessi, con la ricerca di sangue occulto nelle feci. 

Se la malattia è già presente, allora si parla di prevenzione terziaria per evitare recidive, complicanze o peggioramenti dello stato di salute.

Come iniziare a fare prevenzione?

Si inizia attraverso uno stile di vita sano ed equilibrato: esercizio fisico, corretta alimentazione, controllo del peso, moderata esposizione al sole e con le corrette protezioni, ma anche capacità di gestire eventi stressanti, perché anche il benessere mentale contribuisce a proteggere la nostra salute. Questi sono solo alcuni esempi. Il percorso di prevenzione continua poi con i necessari controlli periodici, visite ed esami indicati in base all’età e familiarità per alcune patologie, come indicato anche dai programmi di screening nazionali. Esistono anche percorsi medici organizzati in esami di laboratorio e strumentali, test e visite specialistiche. Parliamo di check up e percorsi di prevenzione, cioè controlli specifici studiati da medici specialisti per riconoscere i fattori di rischio, valutare lo stato di salute di specifiche parti del corpo, come il cuore oppure il seno, monitorare alcune patologie oppure riconoscerle tempestivamente. Questi percorsi permettono di eseguire visite ed esami in un unico momento e senza attese, garantiscono un approccio multidisciplinare e personalizzato.

“In Humanitas Mater Domini i check up e i percorsi di prevenzione sono personalizzati in base alla storia clinica della persona, familiarità per alcune patologie e stile di vita. Uno specialista affianca il paziente durante tutto il suo percorso, valuta gli accertamenti e può richiedere anche altri approfondimenti diagnostici. Importante anche la continuità di cura in ospedale, qualora si rendesse necessaria.”, conclude la dottoressa Bazzoni.