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Smettere di fumare, migliorare il proprio regime alimentare e praticare regolarmente attività fisica. Sono questi i classici ‘buoni propositi’ che ogni anno ci prefissiamo, ma puntualmente abbandoniamo dopo breve periodo. Per cambiare le proprie abitudini quotidiane, a fare la differenza è l’approccio mentale con la quale le affrontiamo.
Ne parliamo con la dottoressa Paola Parisi, psicologa di Humanitas Mater Domini e Humanitas Medical Care Arese.
Quando dobbiamo affrontare un cambiamento per migliorare la nostra salute, spesso nella mente delle persone si innesca un inconsapevole meccanismo di auto-sabotaggio: “Non ce la posso fare”.
“Molto spesso, a spaventarci è proprio l’obiettivo finale, che ci appare così irraggiungibile. Non dobbiamo farci intimorire, ma capire che il punto di arrivo non è così lontano e che il primo passo da fare è semplicemente quello di uscire dalla ‘comfort zone’. Per non cedere all’’insicurezza, consiglio di non mettersi fretta e di non paragonare il proprio percorso a quello di altre persone”, spiega la dottoressa Parisi.
Diverse ricerche scientifiche hanno provato a spiegare perché molte persone, nonostante siano consapevoli che le loro cattive abitudini li espongano a rischi per la salute, dopo un breve periodo di rigore tornano ai vecchi e cattivi vizi.
Gli studi hanno dimostrato che, per adottare e mantenere uno stile di vita sano ed attivo, infatti, non bastano i suggerimenti del medico, prescrizioni di diete o regolari programmi di attività fisica. “A giocare un ruolo fondamentale è la motivazione: solo se una persona è intrinsecamente motivata, è possibile portare in lei un cambiamento che sia duraturo nel tempo”, spiega la dottoressa Parisi.
Molto spesso, quando l’obiettivo da perseguire è il cambiamento (es: smettere di fumare, seguire con rigore la dieta prescritta, ecc.), le motivazioni possono essere diverse e contrastanti: vi sono motivi che spingono a non modificare l’attuale situazione e altri funzionali al cambiamento.
Per superare questa ambivalenza ed agevolare il miglioramento, potrebbe essere consigliato il supporto di uno psicologo che, attraverso un ciclo di incontri e colloqui, possa aiutare la persona a superare le sue “resistenze al cambiamento”.