Non una vera a propria patologia, ma una risposta psico-fisica al ritorno ad una quotidianità diversa dai ritmi tranquilli e rilassati della vacanza. Parliamo della sindrome da rientro.
“È noto, il rientro dalle ferie e la ripresa delle attività quotidiane rappresentano per molti causa di stress e nervosismo, soprattutto se fin da subito si è costretti a destreggiarsi con ritmi lavorativi, famigliari e scolastici frenetici. Il tutto senza avere la possibilità di riabituarsi gradualmente alla seconda parte dell’anno. Secondo i dati dell’Istat, lo stress da rientro colpisce circa il 35% della popolazione, con maggior incidenza tra i 25 e i 45 anni”, spiega la dottoressa Federica Lollo, psicologa, psicoterapeuta e neuropsicologa di Humanitas Mater Domini.
Quali sono i segnali che ci invia il nostro corpo?
Il problema si può presentare con:
- ansia,
- difficoltà di concentrazione,
- disturbi della digestione,
- mal di testa,
- malinconia e/o tristezza,
- insonnia,
- irritabilità,
- sbalzi d’umore,
- sensazione di affaticamento,
Generalmente i sintomi regrediscono spontaneamente nel giro di poco tempo, indipendentemente dalla durata e dall’intensità della vacanza appena trascorsa.
6 consigli per gestire la sindrome da rientro
- Riprendere gradualmente la routine. Se possibile non rientrare dalle vacanze all’ultimo secondo, ma qualche giorno prima, per avere il tempo di prepararsi con tranquillità alla ripresa senza un impatto immediato e concedendosi un periodo di “assestamento” (iniziare dagli impegni meno complessi);
- Prendersi cura di sé stessi e del proprio corpo. Riprendere una corretta alimentazione e una buona routine del sonno (che solitamente in vacanza può essere meno regolare). Se necessario, la sera prima di coricarsi ricorrere a tecniche di meditazione o rilassamento;
- Prendersi cura della propria mente. Fare attività piacevoli, stare del tempo all’aria aperta, riprendere a praticare sport (ottimo alleato per combattere lo stress);
- Prendersi cura delle proprie relazioni. Uscire con gli amici, dedicare il fine settimana alla famiglia e al relax;
- Al lavoro, cercare di prendersi delle frequenti piccole pause, in modo da affrontare con maggiore tranquillità e positività la giornata;
- Stilare un elenco di buoni propositi per il nuovo “inizio anno” e iniziare ad attuarli, uno alla volta.
Se i sintomi dovessero persistere per lungo tempo, si consiglia un consulto con uno specialista per trovare le giuste risposte.