Che cos’è la colonscopia virtuale?
La colonscopia virtuale è una tecnica radiologica non invasiva, uno specifico esame di Tomografia Computerizzata (Colon-TC) che consente di studiare il grosso intestino (colon), simulando la colonscopia tradizionale.
L’esame si esegue gonfiando e distendendo il colon in modo lento e progressivo con un gas (anidride carbonica pura, CO2), usando un apparecchio insufflatore ed un piccolo sondino morbido introdotto nel retto.
Salvo controindicazioni o allergie, prima dell’insufflazione viene iniettato un farmaco ipotonizzante (Buscopan o analoghi) per via endovenosa, che rilassa la muscolatura parietale colica e rende più tollerabile la distensione.
Una volta ottenuta un’adeguata distensione del colon, vengono acquisite le immagini TC (Tomografia Computerizzata).
Differenze tra colonscopia virtuale e colonscopia tradizionale
Rispetto all’indagine endoscopica tradizionale, la pressione di ingresso del gas è lenta e controllata dal medico radiologo, e quindi pressoché sempre ben tollerata dal paziente. Vi è poi l’aiuto farmacologico, come sopra menzionato, con farmaco ipotonizzante che rende la procedura meno fastidiosa.
La natura stessa del gas utilizzato (CO2) rende la detensione addominale post esame ancora più rapida, poiché l’anidride carbonica viene velocemente riassorbita, si discioglie nel sangue e viene eliminata anche attraverso la respirazione.
Quando è indicata la colonscopia virtuale?
La colonscopia virtuale si utilizza principalmente qualora non sia possibile eseguire o completare l’esame endoscopico tradizionale:
- a causa di restringimenti serrati (tumori o stenosi infiammatorie croniche)
- per intolleranza del paziente alla procedura endoscopica
- per condizioni anatomiche pre-esistenti, come un notevole allungamento del colon (dolicocolon), che non consentono di completare l’endoscopia.
- in pazienti con nota malattia diverticolare (con piccole sacche all’interno delle pareti intestinali) a rischio di perforazione.
La colonscopia virtuale è un’indagine sicura e va scelta in prima istanza in caso di pazienti fragili o molto anziani.
La colonscopia virtuale può essere proposta come metodica di screening nelle persone con oltre 50 anni di età, con familiarità per carcinoma colorettale (parenti di primo grado di soggetti affetti da carcinoma), solo qualora non sia possibile l’indagine endoscopica tradizionale.
Quali sono i vantaggi della colonscopia virtuale?
La colonscopia virtuale presenta i seguenti vantaggi:
- Non invasiva: l’esame non richiede l’inserimento di una sonda per tutta la lunghezza del colon, manovra spesso dolorosa e mal tollerata, che può portare alla richiesta di sedazione da parte del paziente. Il fastidio percepito è legato alla distensione del viscere, con conseguente sensazione di gonfiore addominale, ed allo stimolo di doversi scaricare (legato alla distensione del retto).
- Il posizionamento della sonda rettale è principalmente indolore. Tuttavia, potrebbe risultare fastidiosa l’insufflazione di aria nell’intestino. Per questo motivo viene iniettato un farmaco utile a rilassare la muscolatura intestinale e diminuire la sensazione di tensione addominale
- La preparazione all’esame è minima e prevede dieta leggera e farmaci peristaltici, ed in ultimo l’ingestione per bocca di un mezzo di contrasto specifico. A differenza della colonscopia tradizionale non è necessario assumere dei farmaci lassativi per la pulizia intestinale.
- È una procedura sicura, il rischio di perforazione iatrogena del colon è assente.
Quali sono i limiti della colonscopia virtuale?
- La diagnosi non è sovrapponibile a quella della colonscopia tradizionale. Lo studio di colonscopia virtuale consente di rilevare piccole formazioni polipoidi, entro una determinata soglia dimensionale. Le lesioni cosiddette “piatte” (ovvero minime rilevatezze di parete), lo studio della mucosa interna e del reticolo vascolare, e altre anomalie, sono invece approfondibili esclusivamente con la visione ottica diretta fornita dall’esame tradizionale.
- La colonscopia virtuale non permette l’esecuzione di biopsie. In caso di riscontro di polipi, l’esame endoscopico tradizionale, oltre che diagnostico, diventa operativo rendendo possibile la rimozione dello stesso.
Proprio per la possibilità in più di eseguire biopsia, la preferenza va data in prima battuta all’esame endoscopico, salvo controindicazioni di partenza. Mentre la colonscopia virtuale è consigliata per pazienti a basso rischio di polipo o neoplasia del colon.
Norme di preparazione
Per maggiori informazioni è possibile consultare la pagina dedicata alle norme di preparazione.
Pur essendo un esame meno impegnativo della colonscopia tradizionale, è consigliabile essere accompagnati.