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Aritmia o batticuore: conosci la differenza?

Da sempre il cuore e il suo ritmo sono il simbolo delle emozioni più belle. A volte il cuore “si fa sentire” e il battito sembra essere anomalo, troppo lento o troppo forte. Quando sono le emozioni a giocare un ruolo importante? Quali, invece, i segnali da non trascurare per la salute del cuore?

Ne parliamo con il dottor Massimo Tritto, responsabile Unità Operativa Complessa di Elettrofisiologia ed Elettrostimolazione del Cardio Center di Humanitas Mater Domini.

“Il batticuore è la sensazione di avvertire come anomalo il proprio battito cardiaco. Può essere una condizione normale, che si manifesta ogni qual volta si prova un’emozione oppure a seguito di uno sforzo durante l’attività fisica. Se però il batticuore si avverte durante momenti di pausa e riposo, senza un particolare motivo, si potrebbe essere di fronte ad un’aritmia. L’aritmia, infatti, è un’alterazione del normale ritmo cardiaco che, di norma, si attesta tra i 60 e i 100 battiti per minuto. La frequenza cardiaca può variare da persona a persona, in relazione a diversi quali l’età, la forma fisica, lo stato di salute, il sesso. Se vi è una eccessiva riduzione della frequenza cardiaca, però, si parla di bradiaritmia. Viceversa, un’eccessiva e inopportuna accelerazione del battito viene chiamata tachiaritmia”, spiega lo specialista.

Aritmie. quali sono i sintomi a cui prestare attenzione?

I sintomi dipendono principalmente dal tipo di aritmia. Nel caso di bradicardia (ritmo troppo lento) si possono avvertire vertiginidebolezza, senso di affaticamento anche a seguito di piccoli sforzi e perdita di coscienza, mentre per la tachicardia (ritmo troppo veloce), i segnali sono le palpitazioni e la sensazione di cuore in gola. Alcune persone avvertono un polso irregolare, mancanza di respiro, sudorazione.

Le aritmie cardiache riguardano più le donne o gli uomini?

Dipende dal tipo di aritmie. Le extrasistoli sono più frequenti nel sesso femminile, mentre la fibrillazione atriale negli uomini.

Si possono prevenire? La prevenzione parte dallo stile di vita per ridurre i principali fattori di rischio cardiovascolare: alimentazione equilibrata, regolare attività fisica, stop al fumo, ridurre il consumo di alcol, ecc. E’ anche molto importante controllare l’ipertensione, il diabete e l’ipercolesterolemia.
La diagnosi precoce, infine, rimane fondamentale, ancora di più se si iniziano ad avvertire sintomi possibilmente riferibili ad un battito irregolare. Quindi il consiglio è sempre rivolgersi ad un aritmologo, un cardiologo specializzato nella diagnosi e nella cura delle aritmie cardiache.

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