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Crema solare: come sceglierla?

Toccasana per la pelle, il sole ha effetti benefici sulla pelle. I dermatologi avvertono sulla corretta esposizione, per evitare possibili scottature ed eritemi, causa di rughe e, in casi più gravi, danni permanenti alla cute (melanoma)

Cosa occorre sapere prima di scegliere la protezione solare? Ne abbiamo parlato con la dottoressa Rosa Maria Strangi, dermatologa di Humanitas Mater Domini e Humanitas Medical Care Arese, Busto Arsizio e Lainate.

Le radiazioni solari sono tutte uguali?

No. Le radiazioni solari sono classificate in base alla loro lunghezza d’onda. Oltre alla luce percepita dall’occhio, si distinguono i raggi infrarossi e ultravioletti, che riescono a raggiungere il derma, producendo un effetto sui tessuti e sul sistema metabolico.

Si distinguono in raggi:

  • UVA, penetrano in profondità nella pelle stimolando la melanina e l’abbronzatura. Possono essere un rischio dopo anni di esposizione
  • UVB, sono potenzialmente più dannosi e cancerogeni degli UVA, ma producono un’azione positiva attivando il metabolismo della Vitamina D con azione sulla neosintesi di melanina
  • UVC, sono i più pericolosi e vengono limitati dallo strato di ozono dell’atmosfera terrestre, non raggiungendo il suolo.

Come scegliere la crema solare?

La  scelta del corretto fattore di  protezione dipende da:

  • Fototipo: (dal fototipo I con la pelle chiara, al fototipo VI con la pelle scura o nera). Più il fototipo è basso, maggiore è il rischio di scottarsi e, quindi, più alta deve essere la protezione
  • Durata e ora dell’esposizione: il sole è più penetrante dalle 10 alle 16
  • Posizione geografica: alti livelli di altitudine e latitudine richiedono una ripetuta applicazione della protezione
  • Meteo: alti livelli temperatura e umidità aumentano la traspirazione, diminuendo l’efficacia della crema
  • Età: bambini e anziani richiedono fattori di protezione più alti
  • Superfici riflettenti: sabbia, neve, ghiaccio e acqua che possono riflettere fino all’80% dei raggi UV
  • Assunzione di farmaci o presenza di patologie concomitanti possono aumentare la sensibilità al sole.

Le protezioni solari contengono eccipienti (sostanza, diversa dal principio attivo, usata nella produzione di una forma farmaceutica) in grado di conferire alla crema consistenza, resistenza all’acqua e alla sudorazione, maggiore permanenza e rapido assorbimento. Dovrebbero contenere anche antiossidanti, Vitamina E per proteggere il DNA dallo stress ossidativo ed azione scavenger (per neutralizzare i radicali liberi).

Nel tempo e a contatto con l’ ambiente esterno i filtri solari possono alterarsi. È consigliato, quindi, considerare la data di scadenza e l’indice PAO (il periodo dopo l’ apertura entro il quale il prodotto aperto può essere utilizzato in sicurezza).

Cosa indica il valore della protezione “SPF”?

Garanzia di protezione sono i valori SPF (sun protection factor) e la protezione UVA. Il fattore di protezione solare (SPF) difende dai raggi UVB ed ha un’indicazione numerica da 6 a 50-100+, a seconda della capacità di proteggere dai raggi ultravioletti. È il rapporto tra la Minima Dose Eritematogena (MED) della zona protetta dal prodotto e la Minima Dose Eritematogena della zona non protetta. Più è alto il fattore di protezione, migliore sarà l’effetto protettivo. La protezione UVA indica, invece, che la crema protegge anche dai raggi UVA.

È raccomandato un fattore di protezione non inferiore a 30. Una crema solare con SPF 30 assorbe circa il 97% dei raggi UVB ed è adatto alle persone che lavorano tutto l’anno all’aria aperta. La protezione 50+ o 100+ è raccomandata per prevenire le forme tumorali in persone con pelle chiara o che svolgono attività invernali ad elevate altitudini. Per quanto riguarda la protezione dai raggi UVA, ci sono dei criteri di conformità relativi alle creme ad ampio spettro (che proteggono contemporaneamente dai raggi UVA e UVB), dove la protezione UVA dovrebbe corrispondere ad 1/3  della protezione UVB”, spiega la dottoressa Strangi.

Una protezione per ogni tipo di pelle

La scelta del solare dovrebbe tenere conto, anche, di eventuali patologie dermatologiche (allergie, rosacea, psoriasi, vitiligine, cheratosi attiniche, acne), cicatrici, macchie e tatuaggi.

  • Per acne, pori aperti, pelle seborroica, cicatrici di acne e smagliature: preferire un fattore 30- 50+, in gel o emulsione leggera, con effetto opacizzante e sebo regolatore dato dalla Niacinamide per ottenere una minore visibilità delle imperfezioni. Dovrebbe proteggere verso UVA e UVB e contenere zinco, acido laurico, Vitamina E ed acido ferulico come antiossidanti.
  • Per problemi di psoriasi è consigliato scegliere una formulazione a base di acido boswellico che ha capacità lenitiva, antirossore e previene gli eritemi solari. Si consiglia un sistema filtrante verso gli UVB e UVA, con SPF 10-15. Sulle zone non colpite da psoriasi la protezione può avere un fattore SPF 50+
  • Per la pelle affetta da vitiligine è consigliato scegliere una protezione che stimoli le aree prive di pigmento, con una protezione media SPF 15 verso gli UVB e una protezione SPF 30 verso gli UVA. Sulle altre zone esposte al sole, per ridurre il contrasto di colore, si può applicare una protezione 50+
  • Per rossore, couperose, rosacea e capillari dilatati  preferire una crema  SPF 50, con copertura per UVB, UVA e luce blu (contenente ad esempio luteina). I componenti come glicosaminoglicani, rusco e rutina sono utili a rafforzare le pareti dei capilllari, mentre l’acido ferulico e la Vitamina E sono antiossidanti naturali ad azione lenitiva
  • Per pelli chiare e sensibili, lesioni cutanee degenerative oppure dopo trattamenti chirurgici o estetici abrasivi, è consigliato un SPF UVB 100+ e UVA 50+ contenente bioflavonoidi, antiossidanti e Vitamina C con azione depigmentante
  • Per macchie scure o melasma, è consigliata una protezione solare 50+ verso UVA e UVB che agisce direttamente sulla produzione di melanina, limitando la comparsa di ipercromie. La liquirizia è un componente antiossidante e antinfiammatorio in grado di limitare la produzione di radicali liberi. Il colore della crema può essere utile a mimetizzare le iperpigmentazioni, dando un colorito uniforme
  • In presenza di tatuaggi si consiglia di applicare protezioni SPF 50+ specifiche, contenenti burro di cacao e pantenolo, che conferiscono idratazione ed emollienza utili a mantenere brillanti i colori del tatuaggio.

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