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Estate e chirurgia estetica. Si può!

La bellezza non ha stagioni e sono sempre più le persone che ricorrono alla chirurgia anche in estate.
Quali sono gli interventi di chirurgia estetica più richiesti durante il periodo estivo?
Ne parliamo con il dottor Simone Grappolini, chirurgo plastico di Humanitas Mater Domini.

I filler

Filler e conseguenti ritocchi soft con rapida ripresa, sono gli interventi più in voga durante l’estate. L’acido ialuronico viene utilizzato per “riempire” le rughette o per creare piccoli volumi, laddove i segni del tempo hanno lasciato la loro traccia con leggere depressioni.
Il filler è una procedura ambulatoriale, di semplice e rapida esecuzione. Già il giorno successivo non lascia nessun tipo di traccia. Va comunque considerato che a volte, ma in ogni caso raramente, possono apparire piccole ecchimosi, destinate a scomparire dopo pochi giorni. In ogni caso, si consiglia di evitare l’esposizione solare, subito dopo il trattamento”, spiega lo specialista.

E la tossina botulinica?

Si, al trattamento anche d’estate.
L’infiltrazione di tossina botulinica (o botox) è la soluzione ideale per spianare quelle famose rughette perioculari, conosciute anche come “zampe di gallina”. Si tratta di leggere depressioni che con l’abbronzatura possono lasciare delle sottili righe più chiare.
La tossina botulinica svolge un’azione mirata e limitata, bloccando temporaneamente la contrattilità dei muscoli responsabili dei movimenti mimici e non interferisce con altri eventuali trattamenti di ringiovanimento del viso, come ad esempio i filler.

Quali altri interventi possono essere eseguiti?

In base alle proprie esigenze e con almeno due settimane disponibili, è possibile eseguire anche interventi estetici più “complessi”.
“La blefaroplastica superiore per correggere il problema delle palpebre superiori cadenti oppure il lipofilling, un intervento che preleva con una siringa del grasso, lo centrifuga e lo riutilizza per riempire depressioni del volto e migliorare, al contempo la qualità della pelle grazie ai fattori di crescita contenuti nel grasso prelevato, sono alcuni esempi”, afferma il dottor Grappolini.