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Fumo: 4 falsi miti che occorre sfatare per smettere di fumare

Smettere di fumare non è semplice: la nicotina, infatti, è una sostanza definita dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) psicoattiva e porta il nostro organismo a sviluppare una dipendenza. Chi smette di fumare, infatti, può sviluppare sintomi di astinenza come irritabilità, ansia, insonnia, mal di testa (cefalea) e difficoltà a concentrarsi. Vi sono, inoltre, alcune resistenze psicologiche supportate da “falsi miti” sul fumo che possono interferire con il già difficile percorso verso una vita senza sigarette.

Quali sono e perché sono credenze sbagliate oltre che dannose?

  1. Il fumo rilassa

Si tratta di una sensazione passeggera che nasconde, al contrario, i veri effetti del fumo. La nicotina è nota per avere proprietà stimolanti, che dunque aumentano la frequenza cardiaca invece di favorire il rilassamento. Chi dovesse avvertire degli stati d’ansia, per esempio dopo una giornata lavorativa molto stressante, invece di fumare una sigaretta può mettere in atto altre strategie, come fare una passeggiata, una doccia calda, un bagno o praticare tecniche di rilassamento.

  1. Fumare poco è come non fumare

Un’altra credenza errata è quella per cui fumare meno di tre sigarette al giorno equivalga a non fumare. Anche in questo è un falso mito: ogni sigaretta fumata contribuisce a sviluppare un maggior rischio di insorgenza di patologie, come il tumore al polmone oppure malattie cardiocircolatorie. Inoltre, chi fuma poche sigarette al giorno potrà essere portato ad aumentarne gradualmente il numero. Per questo è importante interrompere definitivamente questa abitudine, dopo essere riusciti a diminuire il quantitativo di sigarette fumate.

  1. Smettere di fumare fa aumentare di peso

L’idea di aumentare di peso quando si smette di fumare spaventa molte persone. Tuttavia, si tratta di un’eventualità provocata dalle modifiche del metabolismo, già alterato dalla nicotina, che al momento dell’abbandono della dipendenza dal fumo deve ripristinare la sua funzionalità fisiologica. Si tratta quindi di un aumento ponderale solo transitorio, che si risolverà in tempi brevi.

  1. Smettere di fumare aumenta la stitichezza

Un altro mito che non è falso ma, anche in questo caso, è dettato da normali alterazioni del metabolismo, è la temporanea tensione muscolare che si verifica quando si smette di fumare. Questo aspetto può provocare una momentanea stitichezza, che tuttavia si può contrastare semplicemente adeguando la propria alimentazione. Largo dunque ad alimenti ricchi di fibre, a frutta, verdura e a una buona idratazione. Ne beneficerà l’intero organismo.

Fonte: https://smettodifumare.iss.it/public-caf/Files/Guida-Smetto-di-Fumare-A5-V07.pdf

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