Grazie al supporto della robotica, dell’Intelligenza Artificiale e di algoritmi, in Humanitas Mater Domini è possibile personalizzare al millimetro l’impianto di protesi di ginocchio e anca, garantendo un recupero sempre più veloce ed efficace al paziente.
Nel caso del ginocchio, il software 3D consente un’analisi dettagliata della morfologia del paziente e offre una ricostruzione tridimensionale dell’anatomia della zona interessata, mentre il robot rende ancora più preciso il posizionamento della protesi.
Per l’anca, invece, l’uso della navigazione computerizza abbinata a tecniche mininvasive permette l’impianto della protesi nel massimo rispetto delle caratteristiche anatomiche del paziente, garantendo parametri articolari specifici e adeguate tensioni muscolari.
L’integrazione di queste innovative tecnologie, in sala operatoria come in fase preoperatoria, consente di garantire al paziente un’impianto di protesi altamente personalizzato e un recupero post-operatorio ancora più rapido. Ulteriori vantaggi di questo lavoro sinergico tra robotica e chirurgo ortopedico sono: riduzione di rischi post operatori come lussazioni o instabilità, di conseguenza garantisce una maggiore stabilità e forza muscolare, un aumento della durata dell’impianto e agevola una migliore confidenza con l’articolazione protesizzata.
La Ricerca non si ferma qui. La sfida futura è quella di ricorrere alla robotica per altre tipologie di interventi mirati a correggere deformazioni che potrebbero portare al deterioramento della cartilagine o ad artrosi, attraverso procedure sempre meno invasive e traumatiche, e tecniche operatorie su misura per ogni paziente.