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Tendinite: come prevenire e curare l’infiammazione

I problemi articolari interessano molte persone e possono essere causati principalmente da movimenti scorretti oppure patologie sistemiche (cioè che colpisce più apparati od organi) che provocano dolore e difficoltà nel movimento. Tra i problemi articolari più frequenti, la tendinite, cioè l’infiammazione, acuta o cronica di un tendine (tessuto che collega ossa e muscoli).

Le articolazioni più colpite dalla tendinite sono il gomito, la spalla, il polso, l’anca, la caviglia e il ginocchio. Ma come è possibile fare prevenzione? Ne parliamo con il dottor Davide Bova, ortopedico di Humanitas Mater Domini e dei Centri Medici Humanitas Medical Care.

Quali sono le cause della tendinite?

“La tendinite, il più delle volte, è causata da un infortunio sul posto di lavoro oppure durante l’attività sportiva. Esistono anche alcune forme croniche della patologia che, invece, hanno origine da una predisposizione oppure da un movimento scorretto ripetuto nel tempo. Ad esempio, le persone che utilizzano la tastiera oppure il mouse per lunghi lassi di tempo potrebbero essere più predisposti a sviluppare una tendinite al polso”, spiega lo specialista.  

Il sintomo principe della tendinite è il dolore, il quale si avverte non appena si muove l’articolazione colpita e ne impedisce il movimento. A volte, il dolore è accompagnato dalla comparsa di tumefazione ed arrossamento della parte infiammata, di rigonfiamenti e, nel caso di forme croniche, anche dalla formazione di cisti. In quest’ultimo caso, può accadere che il tendine si calcifichi (accumulo di calcio sul tessuto).

La diagnosi avviene attraverso una visita ortopedica e, in alcuni casi, lo specialista può richiedere ulteriori esami di approfondimento, come l‘ecografia, la risonanza magnetica e la radiografia.

Come è possibile prevenire la tendinite?

La prevenzione è il primo passo per contrastare la patologia. Con il consiglio di un valido allenatore o istruttore, è importante seguire alcuni esercizi specifici di stretching e di riscaldamento, anche se non si pratica attività sportiva. Il corretto mantenimento di un buon tono muscolare, accompagnato da un abituale lavoro di allungamento, aiuta a prevenire posizioni “anti-anatomiche” (scorrette). Occorre mantenere una corretta postura anche durante il lavoro per aumentare il benessere generale.

Un aiuto arriva anche dall’utilizzo di una corretta attrezzatura ed un abbigliamento adatto: le scarpe sportive che si adattinoall’appoggio del piede e al peso della persona.

Infine, anche il riposo dopo l’attività fisica è fondamentale per dare la possibilità alle fibre muscolari di ripararsi.

Quali sono le cure e i trattamenti per la tendinite?

Nella fase acuta, il riposo totale rappresenta la migliore terapia per una tendinite. È anche importante l’uso del ghiaccio e, a seconda del livello del dolore, alcuni analgesici.

I trattamenti di cura possono essere, a seconda del caso: le onde d’urto, il laser, gli ultrasuoni e il trattamento fisiokinesiterapico. In alcuni casi è possibile anche fare ricorso alle infiltrazioni di cortisone, indicate soprattutto quando il dolore è molto forte e il movimento dell’articolazione è totalmente precluso. L’intervento chirurgico è riservato ai casi dove l’infiammazione è resistente oppure ha causato conseguente anatomiche (ad esempio cisti oppure calcificazioni).

La risoluzione della tendinite dipende soprattutto dalla tempestività con la quale si interviene. Il consiglio, quindi, è rivolgersi al fisiatra oppure all’ortopedico esperto di quella particolare articolazione, non appena si riscontrano i primi sintomi di infiammazione.

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