Il cuore è un motore instancabile che ci tiene in vita contraendosi più di 80mila volte al giorno, consentendo al sangue di trasportare ossigeno e nutrimento a ogni parte del nostro corpo. Le malattie cardiovascolari, come infarto e ictus, possono colpire giovani, adulti e anziani. Questo mette in luce quanto sia importante prendersi cura del proprio cuore a prescindere dall’età.
La prevenzione è un’importante alleata. Da dove iniziare? Approfondiamo il tema con gli specialisti del Cardio Center di Humanitas Mater Domini.
Fattori di rischio modificabili e non modificabili
Per parlare di prevenzione occorre partire dai fattori di rischio cardiovascolari. Esistono molteplici fattori, alcuni di questi sono modificabili (come ad esempio buone abitudini alimentari, evitamento del fumo, controllo di pressione e livelli di colesterolo, sedentarietà ecc.) mentre altri non sono modificabili, come età, genere e familiarità (ossia parenti stretti che hanno subito un evento cardiovascolare).
Per quanto riguarda i fattori di rischio modificabili, i principali sui quali poter agire sono:
- Fumo: il fumo è uno dei principali nemici del cuore. Ridurre o evitare del tutto le sigarette abbassa nettamente il rischio di formazione di trombi che possono provocare ictus o infarti.
- Diabete mellito: il diabete è l’incapacità dell’organismo di produrre insulina (ormone secreto dal pancreas che permette al corpo di utilizzare il glucosio) in quantità adeguata, o di rispondere opportunamente all’insulina. Il diabete può aumentare il rischio di patologie cardiovascolari e per questo è un valore da tenere sotto controllo.
- Ipertensione arteriosa: con l’avanzare dell’età, le arterie si irrigidiscono e la pressione sanguigna all’interno di esse si alza. La pressione alta può danneggiare le arterie di tutti gli organi (cuore, reni, cervello, occhi, ecc.) accelerando il processo di aterosclerosi.
- Elevati livelli di colesterolo e trigliceridi nel sangue (ipercolesterolemia, ipertrigliceridemia): un livello alto di colesterolo “cattivo” nel sangue (detto anche Colesterolo LDL) aumenta il rischio di sviluppare placche arteriose che possono complicarsi causando un evento cardiovascolare.
- Sedentarietà: lo stile di vita sedentario può favorire obesità, elevati livelli di colesterolo LDL, diabete e ipertensione arteriosa. Camminare, nuotare, andare in bicicletta o fare yoga sono un ottimo modo per tenersi in movimento senza stressare eccessivamente il fisico.
- Obesità: l’obesità aumenta il rischio di sviluppare l’aterosclerosi essendo associata ad elevati livelli di colesterolo LDL, di pressione arteriosa e di glicemia.
Cinque buone abitudini per tutelare il cuore
- Tenere monitorati periodicamente i valori della pressione arteriosa, i livelli di colesterolo e glicemia nel sangue e mantenere un adeguato peso corporeo.
- Non fumare: l’azione della nicotina sul sistema cardiocircolatorio è duplice, infatti aumenta la frequenza cardiaca e induce vasocostrizione. I fumatori presentano vasi sanguigni più stretti e meno elastici e dunque, una circolazione del sangue più difficoltosa.
- Avere uno stile di vita attivo: praticare attività aerobica per 30-40 minuti al giorno anche solo con camminata rapida, aiuta a mantenere sotto controllo peso e livelli di pressione arteriosa.
- Seguire un’alimentazione varia ed equilibrata: alimenti ricchi di Omega 3, legumi, frutta e verdura, uova, cereali integrali e carni bianche sono ottimi alleati per la salute del cuore.
Ridurre ansia e stress quotidiani e riposare per un corretto quantitativo di ore a notte sono abitudini positive per ridurre il rischio di sviluppare ipertensione arteriosa o elevati valori di glicemia. L’insonnia, o un sonno disturbato, fanno lavorare il cuore di notte più che di giorno, privandolo di un periodo di recupero prezioso.