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Imipramina

L’Imipramina viene utilizzata nel trattamento della depressione.

A volte viene somministrata ai bambini che bagnano il letto.

Che cos’è l’Imipramina?

L’Imipramina è un antidepressivo triciclico, composto cioè da una struttura a 3 anelli. Agisce a livello cerebrale.

Come si assume l’Imipramina?

L’Imipramina si assume per via orale. Per ridurre i suoi effetti collaterali (in particolare la sonnolenza diurna) è preferibile somministrarla prima di andare a dormire.

Effetti collaterali dell’Imipramina

L’assunzione di Imipramina può essere associata alla comparsa della sindrome serotoninergica, un aumento della quantità di Serotonina. Inoltre, il farmaco può aumentare i rischi per gli occhi e la sensibilità della pelle al sole. È importante fare bene attenzione al rischio di colpo di calore.

Fra gli altri possibili effetti collaterali di questo farmaco sono inclusi:

  • capogiri
  • sonnolenza
  • secchezza delle fauci
  • eccitazione
  • mal di testa
  • impotenza
  • nausea
  • incubi
  • dilatazione delle pupille
  • sensibilità alla luce del sole
  • sudorazione
  • stanchezza
  • problemi di stomaco
  • vomito
  • debolezza
  • variazioni di peso

È bene contattare subito il medico in caso di:

  • eruzione cutanea
  • orticaria
  • prurito
  • difficoltà respiratorie
  • senso di oppressione al petto
  • gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua
  • problemi nella sfera sessuale
  • dolori al petto
  • stato confusionale
  • costipazione
  • svenimenti
  • battito cardiaco accelerato, rallentato o irregolare
  • febbre
  • minzione difficoltosa o frequente
  • allucinazioni
  • comportamenti compulsivi o altri cambiamenti nel comportamento
  • spasmi muscolari del collo o della mascella
  • cambiamenti d’umore
  • attacchi di panico
  • fastidiosi disturbi uditivi
  • convulsioni
  • capogiri o sonnolenza gravi
  • mal di gola
  • mal di stomaco
  • pensieri o comportamenti suicidi
  • gonfiore ai testicoli
  • tremori
  • insonnia
  • problemi a camminare o d’equilibrio
  • tic a volto o lingua
  • rigidità muscolare
  • emorragie o lividi
  • aggravarsi della depressione
  • colorazione giallastra della pelle

Avvertenze sull’utilizzo dell’Imipramina

L’Imipramina può interferire con le capacità di guidare o di manovrare macchinari pericolosi a causa dei capogiri che può scatenare. L’alcol o altri farmaci possono aggravare questo effetto collaterale del farmaco.

Perché faccia effetto può essere necessario assumere l’Imipramina per almeno 1-3 settimane. In ogni caso, il trattamento non deve essere interrotto improvvisamente senza prima parlarne con il medico: il rischio è la comparsa dei sintomi di un’astinenza.

Prima di iniziare ad assumere il farmaco è invece bene informare il medico:

  • di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti o a qualunque altro farmaco o alimenti;
  • dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori assunti, in particolare MAO inibitori (anche se il trattamento è stato interrotto nei 14 giorni precedenti), farmaci per la tiroide, farmaci che contengono blu di Metilene, Busipirone, Cimetidina, Fentanile, Flecainide, Litio, Metilfenidato, Fenotiazine, Propafenone, Chinidina, SSRI, SNRI, Erba di San Giovanni, Tramadolo, Linezolid, Triptofano, Barbiturici, Fenitoina, anticolinergici, simpatomimetici, Clonidina, Guanetidina o Guanfacina;
  • in caso di infarto recente;
  • nel caso in cui si soffra (o si abbia sofferto) di diabete, alcolismo, ipertiroidismo, glaucoma, aumento della pressione oculare, problemi cardiaci, renali o epatici, diabete, convulsioni, porfiria, problemi di minzione, pensieri o comportamenti suicidi, disturbo bipolare o altre malattie psichiatriche;
  • se si sta seguendo una terapia a base di elettroshock;
  • di un intervento chirurgico programmato;
  • in caso di gravidanza o allattamento al seno.

È inoltre necessario informare chirurghi e dentisti dell’assunzione di Imipramina.

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