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La bicicletta può causare problemi alla prostata?

Il ciclismo è uno sport molto amato dagli Italiani, aiuta a mantenersi in forma e dona una sensazione di benessere generale. Tuttavia molti uomini sono preoccupati che la lunga permanenza sul sellino durante le uscite possa influire negativamente sulla salute della prostata. Verità o falso mito? Recenti studi hanno stabilito che per le persone che passano dalle 3 alle 9 ore alla settimana in sella alla bicicletta abbiamo un maggiore rischio di contrarre patologie alla prostata. Non esiste, quindi, alcuna correlazione tra problemi alla prostata e attività sportiva.

Importante, è anche valutare il tipo di sella, preferendo modelli non troppo morbidi e con tecnologia antiprostatica. Non solo, durante le uscite occorre fare delle pause durante il tragitto, evitando le strade sterrate e con molte buche.

“Nel caso di prostata ingrossata, di prostatite (infiammazione) o nel caso di persone predisposte al problema, il consiglio è evitare la bicicletta perché sollecita molto il pavimento pelvico e può causare un peggioramento dei sintomi. Non è però mai indicato l’abbandono della pratica ciclistica dopo una certa età. I benefici fisici e psicologici, infatti, sono nettamente maggiori rispetto al rischio dell’insorgenza di patologie dovute alla pratica stessa”, spiega il dottor Gianluigi Taverna, responsabile dell’Unità Operativa di Urologia di Humanitas Mater Domini.

Bicicletta e PSA: quale la relazione?

L’uso della bicicletta non va invece d’accordo con il PSA, esame eseguito per valutare la salute della prostata. Il PSA è una molecola fisiologicamente prodotta dalla prostata che in condizioni normali si trova in piccole quantità nel sangue. Il valore del PSA nel sangue può gradualmente aumentare, ad esempio a causa di un tumore alla prostata, una prostatite, oppure anche in seguito ad una sollecitazione o pressione, come può essere la sella della bicicletta”, chiarisce il dottore.

 Il consiglio, quindi, è di astenersi dalla pratica sportiva almeno 2 giorni prima di eseguire l’esame del PSA per non avere dei risultati falsati.

Specialista in Urologia

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