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Menopausa: affrontiamo i dubbi più frequenti

La menopausa è un periodo di cambiamento unico nella vita di ogni donna. Apre una nuova stagione di profondo cambiamento psicologico e fisico. A livello ormonale, la carenza di estrogeni prodotti dall’ovaio, può interferire con la qualità di vita e portare all’insorgenza di alcune patologie, quali per esempio osteoporosi, ipertensione arteriosa e diabete. Molto, però, si può fare per prevenire e trasformare un momento di fragilità psico-fisica in una nuova stagione di femminilità.

Quali sono gli aspetti che fanno più paura alle donne?

Ne parliamo con la dottoressa Elena Corradini, ginecologa di Humanitas Mater Domini e Humanitas Medical Care Lainate.

Fisico e alimentazione

È utile affrontare la menopausa attraverso l’adozione di un regime alimentare prudente e bilanciato. In particolare, la dieta dovrebbe essere ricca di cereali integrali, proteine animali e vegetali, frutta e verdura ricca di antiossidanti. L’integrazione migliore è quella della vitamina D3: assunta regolarmente migliora la qualità ossea, che anche a seguito del deficit estrogenico tipico della menopausa, può indebolirsi con conseguente maggior rischio di fratture (vertebrali, del polso e del femore).

In menopausa, può presentarsi anche un aumento dei dolori articolari. In questo caso, l’attività fisica, aerobica e anaerobica, può migliorare la funzione articolare e ridurre il dolore. “È utile privilegiare sport gravitari, come la corsa, la bicicletta e la camminata veloce, che migliorano la qualità delle ossa perché stimolano gli osteoblasti (cellule che producono la massa ossea)”, spiega la dottoressa.

Problematiche urinarie, urgenza minzionale, lieve incontinenza, sensazione di peso pelvico possono essere altri sintomi tipici della menopausa. Il prolasso dell’utero, della vescica e del retto sono causa dell’ipoestrogenismo (carenza di estrogeni): questi organi, infatti, sostenuti da legamenti, incominciano in questo periodo specifico a cedere. “Per prevenire questo disturbo, oltre all’attività fisica, è utile occuparsi anche  della salute del pavimento pelvico, attraverso esercizi che aiutano a mantenere tonica tutta la rete di muscoli importanti per le funzioni genitali e sessuali”, precisa la specialista.

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Sessualità

In menopausa le ovaie non producono più estrogeni e progesterone, l’ovulazione viene meno e solo una piccola quantità di androgeni rimane invariata. Queste differenze ormonali fanno la differenza in termini di qualità di vita, riflettendosi anche sulla sessualità. “Se ai primi disturbi, ci affidiamo allo specialista che si occupa di queste problematiche, potremmo trovare un valido aiuto iniziando terapie locali e generali personalizzate. Il ginecologo può proporre  diverse soluzioni, come sicure terapie ormonali locali (DHEA e testosterone) o per via orale (ospimifene), che ripristinino il trofismo vaginale. Oppure l’impiego di radiofrequenza vaginale e alcuni tipi di laser che «rinnovino» la mucosa vaginale per diverso tempo”, spiega la dottoressa.

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Visite ed esami

Una volta l’anno è fondamentale eseguire la prevenzione ginecologica con visita, Pap-test e ecografia pelvica transvaginale. Importante è anche occuparsi dell’osteoporosi, eseguendo la MOC, per valutare la densità minerale ossea ed esami ematochimici mirati, come quello che rileva il livello di vitamina D3, sostanziale per fissare il calcio nelle ossa. Diversamente da quanto si pensi, le patologie tiroidee non sono propriamente legate alla menopausa, ma sono una problematica tipicamente femminile. “Pertanto, anche se non ci sono evidenze di una correlazione tra aumento delle malattie tiroidee e menopausa, è buona regola in questa fase della vita controllare i livelli della funzione tiroidea, soprattutto nel caso in cui si noti aumento di peso e ritenzione idrica. Questi disturbi, tipici della menopausa, potrebbero infatti nascondere una ipofunzione tiroidea”, conclude la dottoressa Corradini.

Ginecologia e Ostetricia

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