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Tumori cerebrali primitivi: caratteristiche cliniche, diagnosi e terapia

tumori cerebrali tumori del sistema nervoso centrale (SNC), sono un gruppo di neoplasie estremamente eterogeneo, che differiscono per morfologia, sede di insorgenza, biologia, comportamento clinico, prognosi e approccio terapeutico.

Si distinguono in primitivi (che originano primariamente nel sistema nervoso centrale) e secondari o metastasi, che si sviluppano originariamente in altri organi, come ad esempio polmone o mammella, e poi si diffondono al tessuto nervoso. Tra i tumori cerebrali primitivi, esiste un’ulteriore distinzione in tumori gliali ( o gliomi), che rappresentano circa il 40% di tutti i tumori del sistema nervoso centrale dell’adulto e in tumori non gliali.

I tumori cerebrali primitivi possono essere benigni o maligni, con caratteristiche cliniche e prognosi variabili in base al tipo, alla localizzazione e alla velocità di crescita. Approfondiamo il tema con il dottor Zefferino Rossini, specialista in Neurochirurgia in Humanitas Research Hospital e in Humanitas Mater Domini.

Tipologie di tumori primitivi

I tumori cerebrali primitivi si suddividono in quattro diverse tipologie:

  • Gliomi (es. astrocitomi, glioblastomi): i più comuni, con prognosi variabile.
  • Meningiomi: generalmente benigni, ma talvolta invasivi.
  • Medulloblastomi: tipici dell’età pediatrica, maligni, ma trattabili con chirurgia e chemio-radioterapia.
  • Ependimomi: derivano dalle cellule ependimali (cellule del sistema nervoso che rivestono i ventricoli cerebrali e il canale centrale del midollo spinale), più frequenti nella fossa cranica posteriore.

Quali sono i principali sintomi di un tumore cerebrale

sintomi di un tumore cerebrale sono dovuti all’aumentata pressione endocranica (pressione del liquido cerebrospinale all’interno del cranio) e alla compressione delle strutture encefaliche.

Le manifestazioni cliniche e i sintomi variano sulla base della sede colpita, delle dimensioni e dell’aggressività della malattia, e sono causati dall’effetto massa o dall’infiltrazione a livello del cervello (parenchima cerebrale) e dalla distruzione dei tessuti cerebrali. I principali sono:

  • Cefalea progressiva, spesso peggiore al mattino.
  • Nausea e vomito a getto, correlati all’ipertensione endocranica.
  • Deficit neurologici focali, come emiparesi, afasia (alterazione della funzione linguistica) o disturbi visivi, a seconda della localizzazione.
  • Crisi epilettiche, soprattutto in caso di tumori corticali.
  • Alterazioni cognitive o comportamentali.
  • Atassia o disturbi dell’equilibrio, tipici dei tumori della fossa cranica posteriore.

La diagnosi

Il percorso di diagnosi di un tumore cerebrale inizia dopo che il paziente si è rivolto al proprio medico di medicina generale per la comparsa dei sintomi. Il medico valuta quindi la necessità di un approfondimento con lo specialista neurologo, oppure prescrive degli accertamenti diagnostici di tipo strumentale. In alcuni casi, però, l’insorgenza dei sintomi è improvvisa e richiede una valutazione urgente in Pronto Soccorso. 

Sulla base dei segni rilevati dallo specialista durante la visita neurologica e dei sintomi riferiti dal paziente, della loro localizzazione e variazione nel tempo, il neurologo può sospettare un tumore del sistema nervoso centrale e prescrivere diversi esami strumentali, tra cui:

  • Risonanza Magnetica (RM) con mezzo di contrasto: esame di prima scelta per localizzare il tumore, definirne i margini e valutare l’infiltrazione (diffusione aggressiva di cellule tumorali nel tessuto cerebrale sano).
  • Tomografia Computerizzata (TC): utile in caso di emergenza, ad esempio per tumori associati a edema o sanguinamento.
  • Biopsia cerebrale: necessaria per confermare la diagnosi istologica e guidare la terapia.
  • Esami specifici (es. RM spettroscopica, PET cerebrale): valutano il consumo di alcuni aminoacidi o zuccheri attraverso delle mappe di colore in grado di fornire una correlazione tra l’intensità del colore e la capacità di proliferazione di un tumore, che spesso correla con la malignità dello stesso.

Trattamenti

La scelta del trattamento del tumore cerebrale tiene conto di diversi fattori tra cui: 

  • la classificazione del tipo di tumore
  • la sede di localizzazione del tumore
  • l’estensione del tumore
  • la natura del tumore (maligno o benigno e primitivo o secondario)
  • le condizioni cliniche del paziente

Il trattamento per i tumori cerebrali prevede chirurgia, radioterapia e chemioterapia, separatamente o in combinazione fra loro (trattamento multimodale). Approfondiamo le quattro modalità di trattamento:

  • Chirurgia: prevede la resezione completa o parziale del tumore e la riduzione dell’effetto massa con conseguente conferma istologica.
  • Radioterapia: indicata per tumori maligni o residui non asportabili. Si basa su tecniche avanzate come radioterapia conformazionale o stereotassica, che riducono i danni ai tessuti sani.
  • Chemioterapia: efficace nel trattamento di tumori maligni (es. glioblastomi, medulloblastomi). Vengono solitamente utilizzati farmaci come temozolomide (indicati per gliomi) o protocolli specifici basati sul tipo tumorale.
  • Terapia palliativa: in caso di tumori avanzati non trattabili radicalmente, con focus sulla gestione dei sintomi per migliorare il più possibile la qualità della vita del paziente.

L’approccio di diagnosi, trattamento e riabilitazione del paziente con diagnosi di tumore del sistema nervoso centrale, è sempre il risultato di una discussione multidisciplinare di ogni singolo caso tra i diversi specialisti coinvolti.

In Humanitas Mater Domini vengono eseguite visite neurochirurgiche utili all’inquadramento del tipo di disturbo e visite di follow up, oltre ad esami come TAC e Risonanza Magnetica. Per lo svolgimento di interventi  volti al trattamento chirurgico del tumore, si fa invece riferimento Humanitas Research Hospital di Rozzano (MI). Tuttavia, avviene una costante collaborazione multidisciplinare tra oncologi, endocrinologi, neurologi e neurochirurghi tra le due strutture per accompagnare il paziente in ogni fase: dalla diagnosi al trattamento, fino alla riabilitazione e alle visite di follow up.

Visite ed esami

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