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Attività fisica: come scegliere lo sport adatto

Praticare un’attività fisica regolare è parte integrante di uno stile di vita salutare, ma deve sempre essere fatta con consapevolezza, anche delle proprie condizioni fisiche. La scelta di uno sport non dovrebbe avvenire in modo superficiale, ma tenendo in considerazione i benefici che si vogliono ottenere, il proprio livello di allenamento e il tempo che si può dedicare all’attività. Alcune attività aerobiche (dallo yoga allo stretching) e sport come trekking, corsa o bicicletta, sono considerate erroneamente più semplici e per questo affrontate talvolta senza la dovuta consapevolezza. 

Affidarsi a uno specialista, invece, è fondamentale per iniziare il proprio percorso sportivo in sicurezza soprattutto in presenza di patologie o condizioni cliniche che potrebbero limitare alcuni movimenti; basti pensare al ritorno allo sport dopo un intervento chirurgico di ginocchio o di anca o anche di patologie pregresse cardio-respiratorie croniche. Grazie al confronto con lo specialista, infatti, sarà possibile scegliere l’attività sportiva più adatta alle proprie esigenze e alla propria forma fisica. 

Ne parliamo con Patricio Spallarossa, Fisioterapista di Humanitas Mater Domini e dei Centri Medici Humanitas Medical Care.

Perché affidarsi a uno specialista del movimento?

Lo specialista del movimento (Medico Fisiatra, Ortopedico o Specialista dello Sport, o anche il fisioterapista) – per la propria formazione specialistica – è il professionista sanitario in grado di guidare il paziente verso l’attività fisica più adatta al proprio stato di salute, tenendo conto del livello di allenamento e della presenza di patologie note o pregresse.

L’attività fisica è consigliata a tutti ed è fondamentale nel percorso di prevenzione, soprattutto per persone che soffrono di patologie come l’asma, la pressione alta, il diabete o le ernie: è necessario quindi trovare lo sport più adeguato da eseguire nei tempi e nei modi corretti per trarne il giusto beneficio. 

Sport: quali i rischi di unattività scorretta?

Alcune attività molto in voga al momento, come yoga e ginnastica a corpo libero, corsa e bicicletta, possono essere in realtà insidiose per alcune persone. Per questo, il consiglio è avvicinarsi con consapevolezza anche alle attività che si ritengono più semplici e programmare un controllo prima dell’inizio di qualsiasi sport.

Se eseguiti male, dunque, yoga, stretching e ginnastica possono provocare:

  • lombalgie;
  • strappi e stiramenti muscolari;
  • dolori e affaticamenti muscolari o articolari.

La corsa, invece, complice l’assunzione di posture scorrette e l’utilizzo di scarpe poco adatte, può far emergere dolori a livello del bacino o far incorrere in traumi quali:

La bicicletta, infine, può provocare le stesse problematiche della corsa e disturbi a carico delle ginocchia, come:

  • borsiti;
  • tendiniti
  • infiammazioni ai legamenti;
  • sovraccarichi alla schiena e alle spalle;
  • prostatite, negli uomini.

Allenamento: quando e come

Il tempo da dedicare settimanalmente all’attività fisica varia da persona a persona, sia in base all’attività scelta sia alle proprie condizioni fisiche. 

In generale per un adulto è consigliabile, per mantenersi in salute ed evitare l’insorgenza di disturbi, dedicare dai 150 fino ai 300 minuti* di attività aerobica a bassa intensità a settimana, che possono essere suddivisi in sessioni di almeno 30-60 minuti al giorno su cinque giorni alla settimana e che può tradursi anche in una passeggiata a passo svelto. Per la popolazione “anziana”, le raccomandazioni in termini di tempo possono essere sovrapponibili; per i bambini invece la letteratura scientifica porta verso la raccomandazione di inserire nella routine di movimento anche esercizi “vigorosi” e di allenamento della forza. 

Se invece si perseguono obiettivi personalizzati come la perdita di peso o per allenamenti sportivi specifici, è necessario seguire attività mirate. 

Anche l’alimentazione è importante. Quindi, per impostare una dieta corretta e chiarire i propri i dubbi, il consiglio è fare riferimento, oltre che al medico dello sport, anche al nutrizionista. Grazie ai consigli combinati dei due specialisti, infatti, sarà possibile lavorare in favore del mantenimento della massa muscolare e della perdita della massa grassa. 

Il consulto del fisioterapista

Un consulto con un fisioterapista, oltre alla visita di medicina sportiva per attività non agonistica, può essere utile per identificare l’attività fisica e gli esercizi più idonei, in base agli obiettivi e ai limiti fisici individuali. 

Quando si inizia un’attività fisica, un esercizio o un movimento compiuti in modo scorretto possono rendere meno efficace lo sforzo e provocare infortuni. Se, poi, si è interessati da dolori o da patologie note o pregresse, l’aiuto del fisioterapista diventa più importante per indicare il percorso sportivo più adeguato.

*Fonte: https://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_3285_allegato.pdf”