La pancreatite acuta è una condizione infiammatoria del pancreas che può manifestarsi con dolori addominali di varia intensità e durata. Una corretta alimentazione gioca un ruolo importante nella sua prevenzione e gestione.
Ne parliamo con il dottor Francesco Auriemma, gastroenterologo in Humanitas Mater Domini e negli Humanitas Medical Care.
I principali sintomi
La pancreatite acuta è un’infiammazione del pancreas frequentemente provocata dalla calcolosi della colecisti (depositi solidi che si formano nella colecisti, un organo che immagazzina la bile) o dall’abuso di alcolici. I principali sintomi includono:
- Dolore addominale intenso: localizzato nella parte superiore dell’addome, spesso descritto come un dolore a cintura che si irradia alla schiena
- Febbre
- Nausea e vomito
- Setticemia (grave infezione sistemica)
La presenza di questi sintomi richiede un’attenta valutazione, che avviene in genere attraverso ricovero in Pronto Soccorso. Successivamente, in corso di ricovero o in post-dimissione, è necessaria una valutazione da parte di un gastroenterologo per determinare la gravità della condizione, il motivo della pancreatite e valutare il trattamento più appropriato.
Come viene eseguita la diagnosi?
La diagnosi viene confermata attraverso esami del sangue che possono rivelare un aumento dei livelli di amilasi e lipasi, due enzimi fondamentali nel processo digestivo.
Se necessario, possono essere richiesti ulteriori esami come l’ecografia o la tomografia computerizzata (TAC) addominale possono essere prescritti dal gastroenterologo per valutare l’estensione dell’infiammazione.
Trattamento della pancreatite acuta
Il trattamento della pancreatite acuta varia in base alla gravità della condizione. In caso di forme lievi, può essere sufficiente un periodo di digiuno di 2-3 giorni, accompagnato dalla somministrazione di liquidi per prevenire la disidratazione.
Per le forme più gravi, può essere necessario il ricovero. In alcuni casi, sono richiesti interventi endoscopici, radiologici o chirurgici, mirati alla disostruzione delle vie biliari, del dotto pancreatico (in caso di pancreatite cronica), o drenaggi delle raccolte infiammatorie (accumuli di liquido e pus causate dall’infiammazione) che si creano dopo la pancreatite acuta.
La scelta della terapia più adeguata viene determinata dallo/a specialista sulla base delle specifiche condizioni del/della paziente.
L’importanza di una dieta adeguata
La pancreatite acuta è correlata all’alimentazione. Una dieta povera di fibre e ricca di carboidrati raffinati può favorire la formazione di calcoli alla cistifellea e, di conseguenza, portare allo sviluppo della pancreatite acuta. L’obesità o una perdita di peso importante possono a loro volta favorire la formazione di calcoli. Ridurre o eliminare alcol e fumo aiuta nel migliorare l’andamento della infiammazione e ad evitare che si ripresenti in forma ricorrente e cronica.
Dopo un attacco di pancreatite acuta, è fondamentale seguire una dieta a basso contenuto di grassi e ad alto contenuto di proteine, includendo alimenti come pesce, pollame, tofu, fagioli, lenticchie e altri legumi. Anche gli antiossidanti derivanti da frutta e verdura sono particolarmente benefici. È necessario evitare alimenti grassi, fritti o piccanti, nonché eliminare completamente gli alcolici. Anche succhi di frutta, bevande zuccherate e gassate, insaccati, carni rosse e alimenti ricchi di sale e poveri d’acqua dovrebbero essere evitati in quanto possono promuovere l’infiammazione.
