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Sorafenib

Il Sorafenib trova impiego principalmente nella cura dei tumori al fegato, al rene o alla tiroide.

Che cos’è il Sorafenib?

Il Sorafenib è un principio inibitore degli enzimi chinasi, che quindi aiuta a bloccare la crescita delle cellule tumoralii.

Come si assume il Sorafenib?

La somministrazione del Sorafenib ha luogo per via orale sotto forma di compresse. Le compresse devono essere necessariamente inghiottite intere, ed a stomaco vuoto, quindi almeno un’ora prima o due ore dopo aver mangiato.

Effetti collaterali del Sorafenib

Il Sorafenib può causare un aumento della pressione, che può dare luogo ad emorragie o gravi complicazioni epatiche o gastrointestinali. Il farmaco può inoltre ridurre il numero di piastrine e la capacità di combattere le infezioni.

Fra i suoi altri possibili effetti collaterali si segnalano:

  • costipazione
  • diarrea
  • secchezza cutanea
  • perdita o assottigliamento dei capelli
  • cambiamenti della voce
  • vomito
  • mal di testa
  • perdita dell’appetito
  • dolore a bocca, ossa, muscoli, stomaco o articolazioni
  • nausea
  • variazioni del sapore
  • stanchezza
  • debolezza
  • perdita di peso

Un medico andrebbe contattato al più presto in caso di:

  • rash
  • orticaria
  • prurito
  • difficoltà respiratorie
  • senso di oppressione o dolore al petto
  • gonfiore di bocca, volto, labbra o lingua
  • depressione
  • svenimenti
  • battito cardiaco accelerato o irregolare
  • febbre, brividi o tosse o mal di gola persistenti
  • flusso mestruale più abbondante del solito
  • dolori, crampi o debolezza ai muscoli
  • epistassi frequente
  • raucedine insolita
  • ferite che non si rimarginano
  • feci scure o con sangue
  • sangue nelle urine
  • confusione
  • sangue nell’espettorato o nello sputo
  • problemi nella sfera sessuale
  • improvviso aumento di peso
  • gonfiore, vesciche, dolori o arrossamenti in bocca o in gola
  • gonfiore di caviglie, mani o piedi
  • lividi o emorragie
  • stanchezza o debolezza insolite
  • minzione ridotta
  • intorpidimento di braccia o gambe
  • debolezza da un solo lato del corpo
  • pelle arrossata, gonfia, con vesciche o che si desquama
  • arrossamenti, dolore, gonfiore, intorpidimenti, ulcere o vesciche sui palmi delle mani o sulle piante dei piedi
  • convulsioni
  • capogiri, sensazione di avere la testa leggera o mal di testa forti o persistenti
  • forti mal di stomaco, vomito o nausea
  • fiato corto
  • difficoltà a parlare
  • improvviso aumento della sudorazione
  • emorragie vaginali insolite
  • vomito simile a caffè

Controindicazioni e avvertenze sull’utilizzo di Sorafenib

In caso di sindrome del QT lungo congenita e di trattamento con Carboplatino e Paclitaxel contro il carcinoma polmonare a cellule squamosa il Sorafenib può essere controindicato.

Prima di iniziare un trattamento con Sorafenib è essenziale informare il medico:

  • di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a qualsiasi altro farmaco, ad alimenti o ad altre sostanze;
  • dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori assunti, citando in particolare i farmaci che possono causare un prolungamento dell’intervallo QT, Warfarin, Carbamazepina, Dexametasone, Idantoine, Nevirapina, Neomicina (per via orale), Fenobarbital, Primidone, Rifamicine e Iperico;
  • se si soffre (o si ha sofferto) di scompenso cardiaco o altri problemi al cuore, dolore al petto, pressione alta, emorragie, problemi nei livelli di elettroliti nel sangue, disturbi gastrointestinali, problemi epatici, renali o alla tiroide;
  • se si è mai stati trattati per un cancro al polmone;
  • se si ha subito un intervento chirurgico, o se si è programmato un intervento chirurgico;
  • se si è in stato di gravidanza o si sta praticando l’allattamento al seno.

Nel corso del trattamento con Sorafenib e per le due settimane che seguono l’interruzione del trattamento sia le donne che gli uomini in età fertile devono impiegare contraccettivi efficaci.

Il proprio medico, il chirurgo e il dentista andrebbero sempre informati dell’assunzione di Sorafenib.

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