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Ceftriaxone

Il Ceftriaxone è un antibiotico appartenente al gruppo delle cefalosporine di terza generazione; presenta una struttura ed un’attività antimicrobica in vitro simili a quelle della Cefotaxima e della Ceftizoxima.

Poiché il tempo di dimezzamento di questa cefalosporina è compreso tra le 6 e le 8 ore, è somministrabile per iniezione anche una o due volte al dì.

Dal punto di vista molecolare inibisce la sintesi della parete batterica: come le altre cefalosporine, questo antibiotico ha la capacità di legarsi agli enzimi transpeptidasi che sono necessari al fine di creare i legami fra le catene di peptidoglicano, polimero indispensabile per la costituzione della parete batterica. L’inibizione delle attività delle transpeptidasi pregiudica la stabilità della parete batterica, determinando la morte delle cellule batteriche in crescita.

Per alcune sue intrinseche caratteristiche (la presenza del gruppo metossiminico), possiede una naturale resistenza all’azione della beta-lattamasi batteriche, preservandone l’attività antibiotica anche per le specie penicillinasi-resistenti.

A cosa serve il Ceftriaxone?

S’impiega per trattare le infezioni provocate da batteri Gram-negativi che sono solitamente resistenti alla terapia antibiotica. Viene utilizzato soprattutto in pazienti immunocompromessi e in seguito ad interventi chirurgici. Trova altresì impiego contro la meningite e la gonorrea (anche se provocata da ceppi penicillinasi-resistenti).

Come si assume il Ceftriaxone?

Si somministra tramite iniezione (polvere e solvente per soluzione iniettabile per via intramuscolare o per via endovenosa).

Effetti collaterali riconosciuti del Ceftriaxone

Gli effetti indesiderati più frequenti, riscontrati soprattutto in soggetti predisposti o particolarmente sensibili, sono:

Anomalie ematologiche:

Anomalie nella funzionalità epatica:

  • aumento delle transaminasi sieriche (SGOT, SGPT);
  • aumento della bilirubina;

Reazioni locali:

  • flebite;
  • tromboflebite;
  • dolore;
  • indurimento e fragilità nella sede d’iniezione;

Disturbi gastrointestinali:

Disturbi dermatologici:

Disturbi neurologici:

Reazioni allergiche:

  • prurito;
  • orticaria;
  • reazioni anafilattiche;
  • ipotensione;
  • broncospasmo;
  • laringospasmo.

Controindicazioni e avvertenze di Ceftriaxone

Massima attenzione deve essere posta nel somministrare questo farmaco ai neonati prematuri e ai neonati a termine fino al 28° giorno di età; nei pazienti con ipersensibilità alle cefalosporine, alle penicilline o ad altri antibiotici; nei pazienti da ittero o da patologie caratterizzate da iperbilirubinemia.

Poiché ad oggi non è stato condotto un sufficiente numero di studi volti a caratterizzare il suo profilo di sicurezza sulla salute del feto, questo farmaco dovrebbe essere prescritto durante la fase di gravidanza solo in casi strettamente necessari e comunque sempre sotto rigido controllo medico.

Il medesimo discorso può essere fatto nei riguardi dell’allattamento al seno e della salute del neonato.

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