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Ernia inguinale e sport: l’intervento è attraverso la chirurgia mininvasiva

E se lernia inguinale interessa uno sportivo? Sì, perché anche lo sportivo, oppure l’atleta di professione, può soffrire di ernia. Oltre a ridurre, di molto, il livello di performance, l’ernia può rendere davvero faticoso svolgere qualsiasi attività fisica. 

Non solo, l’ernia inguinale è anche una patologia che causa stress emotivo: l’atleta, solitamente, vive la quotidianità temendo un’interruzione improvvisa dello sport e una compromissione, quindi, degli obiettivi prefissati.

Abbiamo approfondito l’argomento con il dottor Marco Rovagnati, chirurgo generale di Humanitas Mater Domini e dei Centri Medici Humanitas Medical Care.

Ernia inguinale: intervenire con la chirurgia mininvasiva

Lo sportivo molto spesso vive l’intervento come un momento di stress, perchè significa, se non interrompere gli allenamenti, quasi certamente ridurne l’intensità e la performance. Il consiglio, dunque, è di sottoporsi all’intervento chirurgico, possibilmente nella stagione in cui gli allenamenti diminuiscono o si fermano. 

In presenza di un’ernia inguinale, la possibilità di intervento prevede l’uso di tecniche chirurgiche mininvasive, tra cui la riparazione totalmente extra peritoneale (TEP). 

Chirurgia mininvasiva: i vantaggi

In Humanitas Mater Domini, accanto alle tecniche tradizionali, le ernie inguinali sono trattate anche in modo mininvasivo. I vantaggi di queste tecniche che sono numerosi, tra cui:

  • Tempi di recupero più rapidi, di circa 2 settimane;
  • Ridotto dolore post-operatorio;
  • Minimi insulti chirurgici (ferita chirurgica) alle fasce dei muscoli. Questi ultimi, infatti, sono avvolti da fasce: una fascia è anteriore e superficiale, l’altra invece è posteriore e profonda. Attraverso la tecnica mininvasiva viene incisa solamente la fascia anteriore e superficiale, risparmiando quella profonda e riducendo, dunque, l’intensità della ferita chirurgica;
  • Le incisioni eseguite coinvolgono solo lo strato superficiale e, dunque, consentono la ripresa di sforzi intensi senza il rischio che la ferita si riapra;
  • Risparmio dei nervi e quindi diminuzione del rischio di comparsa del dolore cronico oppure di parestesie cutanee;
  • Le incisioni sono più piccole e questo rende ancora più veloce il percorso di recupero

Inoltre, attraverso la tecnica TEP la guarigione delle fasce muscolari è ancora più celere.

Sebbene l’ernia inguinale sia una condizione difficile per lo sportivo, non pregiudica completamente la pratica sportiva. È importante però consultare un chirurgo, in sede di visita specialista, affinché si possa definire il trattamento più adeguato al proprio caso clinico.

Chirurgia Generale