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Cornea: funzione e principali patologie 

La cornea è una vera e propria lente, a forma di cupola convessa, posizionata anteriormente rispetto a pupilla e iride. Questa piccola lente costituisce il “mezzo” ottico più importante dell’occhio, rappresentando la prima struttura (dopo il film lacrimale) che la luce impatta nel suo percorso verso la retina. 

La sua trasparenza è fondamentale per la qualità della visione, affinché la retina possa ricevere gli impulsi luminosi e avviare il processo di elaborazione delle immagini: per questo motivo, la cornea risulta fisiologicamente priva di vasi sanguigni, pur essendo la struttura più innervata del corpo umano. 

Da un punto di vista anatomico, situata nella porzione più anteriore dell’occhio, la cornea è una membrana pluristratificata (0.5 millimetri circa di spessore), costituita da sei strati

  • epitelio
  • membrana di Bowman
  • stroma
  • strato di Dua
  • membrana di Descemet
  • endotelio

In una regione periferica di questa membrana, denominata limbus, sono presenti le cellule staminali utili ai processi di riparazione. La salute di ognuno di questi strati è necessaria per una visione nitida e chiara.

Approfondiamo quali sono le principali patologie che possono interessare la cornea e il trattamento con il dottor Alessandro D’Uffizi, oculista in Humanitas Mater Domini e nei centri medici Humanitas Medical Care.

Quali sono le principali patologie corneali?

Le patologie della cornea sono molteplici avendo un’origine multifattoriale: infiammatoria, infettiva, degenerativa, metabolica, autoimmune, tossica e traumatica. Ognuno degli strati può essere interessato, con diverse implicazioni funzionali, dall’astigmatismo fino alle  più complesse ulcere e perforazioni. A causa dell’importante innervazione della cornea, le patologie che la coinvolgono possono essere talvolta anche molto dolorose. 

Cheratiti

La cornea è la prima barriera degli occhi e risulta, quindi, la prima struttura ad essere attaccata dagli agenti patogeni esterni. Questi ultimi possono dare origine alle cheratiti, patologie a localizzazione più o meno profonda e ad eziologia per esempio virale, batterica, fungina, protozoaria o allergica. Le principali cause di cheratiti sono le infezioni da lenti a contatto o da herpes virus, ma anche patologie neurotrofiche (come il diabete) o il contatto con sostanze chimiche. Purtroppo, in alcune condizioni, a seguito di una cheratite, possono presentarsi danni anche importanti e permanenti, con la formazione di cicatrici e la conseguente riduzione della vista. 

Cheratocono e pterigio

Altre importanti patologie corneali sono gli astigmatismi irregolari, come per esempio il cheratocono, una condizione che si sviluppa in pubertà, in cui la cornea assume una forma progressivamente conica, generando un calo quantitativo e qualitativo della vista. Diversamente, in età adulta, può presentarsi una forma di astigmatismo causata dalla presenza di pterigio, definito come una crescita anomala di tessuto che sconfina dalla congiuntiva alla cornea.

Distrofie corneali

Le distrofie corneali rappresentano un ampio gruppo di disturbi progressivi non infiammatori, di solito geneticamente determinati, che possono riguardare tutti gli strati corneali. Una delle più note è la distrofia di Fuchs: caratterizzata da una perdita accelerata delle cellule endoteliali con la formazione di spazi denominati “guttae” e lo sviluppo di edema corneale che determina un’alterazione della visione definita a “vetro bagnato”.

Leucoma

Traumi oculari di varia origine (dalla banale scheggia da molatura al trauma perforante), ulcere, esiti infettivi o chirurgici e numerose malattie autoimmuni possono generare una perdita di trasparenza della cornea, condizione definita leucoma (dal greco leucos, bianco), per la presenza di macchie biancastre che, anche se non dolorose, impediscono una corretta visione.

Correlazione tra cornea e salute generale

È importante sottolineare come, molto spesso, da un attento esame obiettivo della cornea sia possibile avere indicazioni sullo stato generale di salute. Durante una visita oculistica, riscontrare fenomeni di accumulo o di elementi di deposito sulla cornea può aiutare nella diagnosi di patologie sistemiche, come l’ipercolesterolemia e l’iperuricemia, di neoplasie (oculari o sistemiche), di patologie prettamente oculistiche (per esempio, patologie palpebrali) e neurologiche, di trapianti d’organo e di determinati trattamenti farmacologici (per esempio, amiodarone, clorochina e tetracicline).*

La cornea rappresenta, quindi, una struttura estremamente complessa, il cui stato di salute è correlato anche a quello degli altri organi.*

La diagnosi di patologie corneali

Nel corso degli ultimi anni, con lo sviluppo della tecnologia e dell’intelligenza artificiale, la diagnostica corneale ha avuto una importante e veloce evoluzione che attualmente permette di analizzare in modo preciso e sofisticato tutte le componenti della struttura, dal macroscopico al microscopico.  

Uno studio accurato della cornea permette, infatti, non solo di diagnosticare e curare patologie corneali acute e croniche, ma anche di ottenere indicazioni importanti per procedure di chirurgia della cataratta e di difetti refrattivi (miopia, ipermetropia, astigmatismo e presbiopia), in modo che questi interventi risultino ancora più precisi.

Esami di aberrometria e di topografia corneale permettono di studiare, senza contatto diretto con l’occhio, la curvatura, l’altezza e lo spessore della cornea, nonché di analizzare piccole imperfezioni della struttura, anche nelle fasi più iniziali. 

La Tomografia Ottica a Radiazione Coerente (OCT) del Segmento Anteriore, inoltre, permette di valutare tutti i sei strati della membrana corneale. Infine, esami di Microscopia Confocale e di Biomicoscopia Endoteliale permettono di osservare al microscopio la composizione delle cellule e dei plessi nervosi della cornea, mentre l’Estesiometria Cochet-Bonnet permette di valutare quantitativamente l’innervazione dei nostri occhi. 

Tutti questi esami, effettuati nel nostro ambulatorio di Cornea Refrattiva, abbinati allo studio della lacrimazione, forniscono un preciso supporto nella gestione e nella cura delle patologie oculari. 

Come possono essere trattate le patologie della cornea?

Il trattamento terapeutico può variare a seconda della gravità e della natura della patologia corneale. 

Per le infezioni e le infiammazioni si utilizzano colliri o unguenti a base di antibiotici, antivirali, steroidi o particolari colliri “rinforzati” a preparazione galenica. Nei casi di secchezza oculare, invece, lacrime artificiali, gel lubrificanti o, nelle forme più importanti, lenti a contatto terapeutiche, possono migliorare la sintomatologia. 

Nelle distrofie, nei leucomi o nelle forme avanzate di cheratocono, la terapia medica non è sufficiente ed è necessario, quindi, intervenire chirurgicamente con un’attività “sostitutiva” di trapianto corneale. L’affinamento delle tecniche chirurgiche ha portato, negli anni, alle cosiddette tecniche di trapianto lamellare che permettono di risparmiare tessuto e sostituire solo gli strati malati della cornea (DALK, DSAEK, DMEK), avvalendosi anche dell’utilizzo di moderni laser. 

Il Laser a femtosecondi (Femtolaser) è uno strumento efficace. Oltre che nella chirurgia refrattiva, può essere utilizzato anche nei trapianti di cornea, riducendo l’uso del bisturi e generando risultati più precisi e dal recupero più rapido. Anche i Laser a Eccimeri, oltre ad essere usati per correggere la vista ed evitare l’uso di occhiali – senza intervenire direttamente sugli occhi (PRK e PRK transepiteliale)- , possono risolvere eventuali leucomi corneali in esiti di infezioni o traumi (Cheratectomia Fototerapeutica PTK). 

Un trattamento parachirurgico, infine, è il Cross Linking, tecnica che, utilizzando vitamina B2 e raggi UVA, consente di trattare le forme di Cheratocono in evoluzione, rallentando o arrestando così la sua progressione ed evitando di ricorrere a forme di trapianto corneale.

In generale, negli ultimi anni sono in corso numerosi studi e investimenti volti al trattamento delle patologie corneali, che si basano sull’utilizzo di tecniche che vanno dalle cellule staminali allo sviluppo di nuovi biomateriali, per rendere sempre meno necessario il ricorso alla chirurgia invasiva.

Fonti:
* Shah R, Amador C, Tormanen K, Ghiam S, Saghizadeh M, Arumugaswami V, Kumar A, Kramerov AA, Ljubimov AV. Systemic diseases and the cornea. Exp Eye Res. 2021 Mar;204:108455. doi: 10.1016/j.exer.2021.108455. Epub 2021 Jan 21. PMID: 33485845; PMCID: PMC7946758.

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